• Atti preparatori
  • Economia dei trasporti e della mobilità
  • Dott.ssa Maristella Giuliano

C 2658 recante “Disposizioni per la valorizzazione turistica, culturale e ambientale degli itinerari culturali italiani riconosciuti da parte del Consiglio d'Europa”

Camera dei Deputati

 

XVI Legislatura - Camera dei Deputati 
Atto n. 2658 Nota di approfondimento a cura del Comitato di Redazione ACI del 21.1.2010 L’atto n. C 2658 recante “Disposizioni per la valorizzazione turistica, culturale e ambientale degli itinerari culturali italiani riconosciuti da parte del Consiglio d'Europa” presentato alla Camera di iniziativa dell’On. Motta ed altri, è stato assegnato per l’esame in sede referente alla commissione VII (Cultura, scienza e istruzione). L’analisi in Commissione non è ancora iniziata ma sono già stati richiesti i pareri delle commissioni  1ª (Aff. costit.), 5ª (Bilancio), 8ª (Ambiente) , 10ª (Att. produt.), Questioni regionali. La proposta di legge ha lo scopo di dare impulso al settore turistico, favorendo lo sviluppo di un turismo di qualità che armonizzi storia, cultura e sapori attraverso il recupero delle antiche direttrici degli itinerari culturali europei in Italia. Gli itinerari interessati sono la Via Francigena, già riconosciuta dal Consiglio d'Europa, la rotta dei Fenici e la Via Carolingia.  Da questo progetto discendono finanziamenti per la valorizzazione, e la realizzazione di interventi di recupero del patrimonio storico-culturale e ambientale, il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione residente nelle aree interessate, la riqualificazione del patrimonio ricettivo esistente, anche mediante opportune azioni di promozione turistica e di marketing territoriale. Si riporta di seguito lo schema del disegno di legge con la relazione di accompagnamento.         
PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei deputati MOTTA, ANGELI, ARGENTIN, BIANCOFIORE, BOCCIA, BOCCUZZI, BRANDOLINI, CAPODICASA, CARELLA, MARCO CARRA, CASTAGNETTI, CATONE, CAVALLARO, CAZZOLA, CECCUZZI, CENNI, CODURELLI, COMPAGNON, DAMIANO, D'ANTONA, DE BIASI, DELFINO, FADDA, FARINONE, FERRANTI, FERRARI, FOGLIARDI, GARAVINI, GHIZZONI, GIUSEPPE GIULIETTI, GNECCHI, GOISIS, GOZI, JANNONE, LAGANÀ FORTUGNO, LUCÀ, MARANTELLI, MARCHI, MARGIOTTA, MARIANI, MASTROMAURO, MELANDRI, MELIS, META, MIGLIOLI, NARDUCCI, ANDREA ORLANDO, PELUFFO, MARIO PEPE (PD), PIZZETTI, POMPILI, QUARTIANI, REALACCI, RIGONI, ROSSO, SBROLLINI, SCHIRRU, SCILIPOTI, TEMPESTINI, TORRISI, TOUADI, TULLO, VERNETTI, ZACCHERA Disposizioni per la valorizzazione turistica, culturale e ambientale degli itinerari culturali italiani riconosciuti da parte del Consiglio d'Europa Presentata il 29 luglio 2009       Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge, in un contesto oltremodo critico per il sistema turistico italiano, vuole dare impulso a un grande progetto nazionale di tutela e di valorizzazione culturale, turistica e ambientale, occupandosi del sistema degli itinerari culturali europei in Italia. Gli itinerari interessati sono la Via Francigena, già riconosciuta dal Consiglio d'Europa quale grande itinerario culturale europeo, la rotta dei Fenici e la Via Carolingia, riconosciute quali itinerari culturali europei.       Dal 1960 un gruppo di lavoro del Consiglio d'Europa presenta un rapporto che evidenzia l'emergere di una consapevolezza   Pag. 2   riguardo ai significativi luoghi di richiamo culturale europei e al ruolo che essi possono svolgere per la valorizzazione culturale del tempo libero. Le conclusioni di questo rapporto si sono orientate fin dall'inizio del lavoro verso l'idea di una riscoperta, attraverso il viaggio, del patrimonio comune europeo. Nel 1987, il programma è stato avviato con il primo itinerario culturale europeo: «I Cammini di Santiago di Compostela», successivamente ampliato all'insieme dei cammini di pellegrinaggio in Europa.       Il programma degli itinerari culturali costituisce effettivamente una risposta fondamentale per assicurare questo lavoro di «ricostruzione» dell'Europa attraverso progetti di cooperazione culturale transfrontalieri. Lo sviluppo effettivo degli itinerari, tuttavia, dipende molto dall'intraprendenza e dalle iniziative concrete che sono in grado di assumere le autorità nazionali, regionali e locali di ogni Paese.       Nel 1997, il programma degli itinerari culturali è entrato in una nuova fase quando ha beneficiato di un accordo politico tra il Consiglio d'Europa e il Gran Ducato di Lussemburgo, che ha proposto di creare l'Istituto europeo degli itinerari culturali.       L'itinerario culturale è ormai considerato un bene culturale specifico, la cui caratteristica principale è la complessità della progettazione e della gestione, a partire dall'individuazione del percorso fino al processo di riconoscimento in sede europea.       D'altra parte, l'itinerario culturale si sposa con un turismo di qualità, il turismo sostenibile che è entrato a fare parte a pieno titolo della Carta costituzionale europea ed è componente importante della costruzione della società e dell'economia della conoscenza, lanciata dal Consiglio europeo di Lisbona nel 2000. Gli itinerari culturali hanno uno dei propri punti di forza proprio nel paesaggio, ormai considerato a suo volta bene culturale.       Il modello di itinerario culturale che qui si propone è quello di un antico cammino, di una strada o di una rotta storica che nei secoli hanno mantenuto la propria funzione o, quantomeno, dei quali possono essere rinvenute tracce e testimonianze storico-culturali consistenti, tanto da poter essere recuperati e riutilizzati a fini culturali e turistici. Tuttavia, il concetto di itinerario è potenzialmente molto più vasto. Si possono infatti creare itinerari seguendo un tema, una tipologia di beni culturali, o anche elementi legati alla produzione naturale o industriale di una regione.       Sono del tutto evidenti anche le ricadute turistiche di un approccio sistemico che realizzi un coagulo di bellezza, storia, memoria, ma anche di saperi e di sapori locali intorno a ogni singolo itinerario. Si tratta di mettere in rete un patrimonio diffuso che, se lasciato a se stesso, è destinato a disperdersi, ma che, se collegato in un percorso storico-culturale-turistico, può essere efficacemente valorizzato e rilanciato, creando nuova ricchezza e nuove opportunità di occupazione, soprattutto per le giovani generazioni. Lo scopo è quello di portare i moderni viaggiatori a ripercorrere gli antichi cammini d'Europa, così come le antiche rotte del Mediterraneo. L'aumento crescente di domanda relativa al turismo culturale richiede, d'altra parte, la presenza di soggetti forti e unitari, in grado di promuovere prodotti turistici autentici, dare forte richiamo emotivo, dare visibilità, generare economia di scala per le azioni di comunicazione, monitorare la domanda e dare risposte rapide in termini di strategie condivise.       L'articolo 1 reca la definizione di itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d'Europa. Sono denominati «grandi itinerari culturali europei» e «itinerari culturali europei» gli itinerari di valore storico, religioso o culturale riconosciuti dal Consiglio d'Europa. A tale fine sono disciplinate le attività promozionali, di tutela e di valorizzazione riguardanti l'insieme delle strade e dei percorsi che fanno parte del tratto italiano degli altri itinerari culturali europei riconosciuti, alla data di entrata in vigore della legge, dal Consiglio d'Europa.       Il comma 3 provvede a individuare gli ambiti geografico-territoriali interessati dai percorsi della Via Francigena, della rotta dei Fenici e della Via Carolingia,   Pag. 3   stabilendo che ai fini della presente proposta legge siano denominate:           a) «Via Francigena», il fascio di strade e la grande direttrice viaria che nel medioevo costituì la principale via di comunicazione tra il Mare del Nord e Roma, mantenendosi nei secoli via di pellegrinaggio laico e religioso;           b) «rotta dei Fenici», il percorso marittimo, seguito dagli antichi Fenici, che congiunge una serie di porti e città e che ha costituito la principale via di comunicazione commerciale e culturale tra l'oriente e l'occidente del Mediterraneo, tra la sponda nord e la sponda sud dall'XI secolo avanti Cristo, all'epoca attuale;           c) «Via Carolingia», il percorso del viaggio e le tappe che l'imperatore Carlo Magno effettuò nell'autunno dell'800 per recarsi a Roma.       I relativi percorsi sono specificati in dettaglio nell'allegato A annesso alla presente proposta di legge.       L'articolo 2 prevede che lo Stato e le regioni interessate riconoscano gli itinerari culturali europei quali risorse culturali e ambientali di interesse pubblico. A tale scopo, e anche al fine di aumentare l'efficacia degli interventi già effettuati, lo Stato promuove:           a) la tutela, la valorizzazione e il recupero delle testimonianze e dei lasciti storici, culturali, religiosi, ambientali e paesaggistici, oltre che della funzione originaria dei territori attraversati dalla Via Francigena, dalla rotta dei Fenici e dalla Via Carolingia;           b) il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione residente nelle aree interessate, attraverso interventi di recupero, rifunzionalizzazione, valorizzazione, manutenzione e promozione del patrimonio storico-culturale e ambientale;           c) la riqualificazione del patrimonio ricettivo esistente, anche mediante opportune azioni di promozione turistica e di marketing territoriale;           d) l'affermazione dell'identità culturale europea nelle sue diversità e nella sua unitarietà, in particolare attraverso la valorizzazione del suo patrimonio culturale e paesaggistico, mediante la cooperazione transnazionale;           e) il turismo culturale sostenibile e compatibile, anche finalizzato all'incremento dei flussi turistici in Italia e in Europa;           f) l'accrescimento delle opportunità di arricchimento e di sviluppo culturale del cittadino e del turista al fine di migliorarne la qualità della vita e del soggiorno;           g) le strategie di collaborazione pubblico-private, al fine di attivare processi di sviluppo integrato del territorio.       L'articolo 3 stabilisce che le regioni e gli enti locali, singoli o associati, predispongano, d'intesa con il Ministero per i beni e le attività culturali, con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, secondo le rispettive competenze, progetti finalizzati alla tutela del paesaggio, al ripristino o al miglioramento delle condizioni di pubblica fruizione, al completamento di interventi già effettuati, all'arricchimento e all'efficace integrazione dei circuiti della Via Francigena, della rotta dei Fenici e della Via Carolingia, nonché al sostegno di iniziative didattico-educative rivolte in particolar modo alle scuole situate nei territori attraversati dai medesimi itinerari culturali europei. In ragione delle competenze e dell'esperienza maturata, nonché delle funzioni attribuitele, abbiamo ritenuto opportuno coinvolgere nella fase di definizione dei progetti, la Consulta degli itinerari storici, culturali e religiosi, appositamente istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 settembre 2007. Giova ricordare, infatti, che detto organismo ha tra le proprie funzioni quelle inerenti: la valorizzazione delle risorse bibliografiche, documentali, iconografiche e cartografiche presenti sul territorio italiano, attraverso l'identificazione e la pubblicazione di itinerari   Pag. 4   culturali e storico-religiosi corrispondenti alle principali vie del pellegrinaggio; il recupero fisico dell'antica Via Francigena, con il potenziamento della rete logistica, turistica e informativa, nonché la raccolta e la conservazione della memoria documentale, cartografica e testimoniale relativa al cammino degli antichi pellegrini.       Ciascuna regione o gruppo di regioni individua i progetti regionali e redige annualmente, sentito il parere della commissione regionale istituita ai sensi dell'articolo 137 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, una graduatoria degli interventi previsti sul proprio territorio, o sui propri territori in caso di progetti interregionali, da trasmettere entro il 1o febbraio di ogni anno a una commissione nominata con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico. Entro due mesi dalla sua istituzione, la commissione adotta il proprio regolamento di organizzazione interno e il regolamento contenente i criteri per l'attribuzione dei contributi previsti dalla legge. La commissione amministra il Fondo per la valorizzazione degli itinerari culturali europei, istituito presso il Ministero per i beni e le attività culturali e finanziato con 30 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2009. I progetti possono essere finanziati per un importo non superiore al 70 per cento del totale del loro costo. I progetti possono essere attuati in collaborazione con le agenzie di pellegrinaggio, con enti, con associazioni e con attività imprenditoriali presenti sul territorio.       L'articolo 4 reca la norma di copertura finanziaria.   Pag. 5     PROPOSTA DI LEGGE Art. 1. (Definizioni).       1. Sono denominati «grandi itinerari culturali europei» e «itinerari culturali europei» gli itinerari di valore storico, religioso o culturale riconosciuti dal Consiglio d'Europa.       2. La presente legge disciplina le attività promozionali, di tutela e di valorizzazione riguardanti l'insieme delle strade e dei percorsi che fanno parte del tratto italiano degli altri itinerari culturali europei riconosciuti, alla data di entrata in vigore della presente legge, dal Consiglio d'Europa.       3. Ai fini della presente legge sono denominate:           a) «Via Francigena», il fascio di strade e la grande direttrice viaria che nel medioevo ha costituito la principale via di comunicazione tra il Mare del nord e Roma, mantenendosi nei secoli via di pellegrinaggio laico e religioso;           b) «rotta dei Fenici», il percorso marittimo, seguito dagli antichi Fenici, che congiunge una serie di porti e di città e che ha costituito la principale via di comunicazione commerciale e culturale tra l'oriente e l'occidente del Mediterraneo, tra la sponda nord e la sponda sud dall'XI secolo avanti Cristo all'epoca attuale;           c) «Via Carolingia», il percorso del viaggio e le tappe che l'imperatore Carlo Magno effettuò nell'autunno dell'800 per recarsi a Roma.       4. Il percorso degli itinerari di cui al comma 3 è stabilito per ciascun itinerario dall'allegato A annesso alla presente legge.   Pag. 6     Art. 2. (Individuazione degli ambiti geografico-territoriali).       1. Lo Stato e le regioni interessate riconoscono gli itinerari culturali europei quali risorse culturali e ambientali di interesse pubblico. A tale scopo, e anche al fine di aumentare l'efficacia degli interventi già effettuati, lo Stato promuove:           a) la tutela, la valorizzazione e il recupero delle testimonianze e dei lasciti storici, culturali, religiosi, ambientali, paesaggistici e della funzione originaria dei territori attraversati dalla Via Francigena, dalla rotta dei Fenici e dalla Via Carolingia;           b) il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione residente nelle aree interessate, attraverso interventi di recupero, rifunzionalizzazione, valorizzazione, manutenzione e promozione del patrimonio storico-culturale e ambientale;           c) la riqualificazione del patrimonio ricettivo esistente, anche mediante opportune azioni di promozione turistica e di marketing territoriali;           d) l'affermazione dell'identità culturale europea nelle sue diversità e nella sua unitarietà, in particolare attraverso la valorizzazione del suo patrimonio culturale e paesaggistico, mediante la cooperazione transnazionale;           e) il turismo culturale sostenibile e compatibile, anche finalizzato all'incremento dei flussi turistici in Italia e in Europa;           f) l'accrescimento delle opportunità di arricchimento e di sviluppo culturale del cittadino e del turista al fine di migliorarne la qualità della vita e del soggiorno;           g) le strategie di collaborazione pubblico-private, al fine di attivare processi di sviluppo integrato del territorio.   Pag. 7   Art. 3. (Progetti di promozione, tutela e valorizzazione).       1. Le regioni e gli enti locali, singoli o associati, predispongono, d'intesa con il Ministero per i beni e le attività culturali, con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentita la Consulta degli itinerari storici, culturali e religiosi, istituita ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 settembre 2007, secondo le rispettive competenze, progetti finalizzati alla tutela del paesaggio, al ripristino o al miglioramento delle condizioni di pubblica fruizione, al completamento di interventi già effettuati, all'arricchimento e all'efficace integrazione dei circuiti della Via Francigena, della rotta dei Fenici e della Via Carolingia, nonché al sostegno di iniziative didattico-educative rivolte in particolare alle scuole situate nei territori attraversati dai medesimi itinerari culturali europei.       2. Ai sensi del comma 1 del presente articolo ciascuna regione o gruppo di regioni individua i progetti regionali e redige annualmente, sentito il parere della commissione regionale istituita ai sensi dell'articolo 137 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni, una graduatoria degli interventi previsti sul proprio territorio, o sui propri territori in caso di progetti interregionali, da trasmettere entro il 1o febbraio di ogni anno alla commissione di cui al comma 5 del presente articolo.       3. I progetti di cui al comma 1 possono essere finanziati per un importo non superiore al 70 per cento del loro costo totale e possono essere attuati in collaborazione con le agenzie di pellegrinaggio, con enti, con associazioni e con attività imprenditoriali presenti sul territorio.       4. Per la realizzazione degli interventi di cui al comma 1 è istituito, presso il Ministero per i beni e le attività culturali, un fondo denominato «Fondo per la valorizzazione   Pag. 8   degli itinerari culturali europei». A decorrere dall'anno 2009, al Fondo è attribuito un finanziamento di 30 milioni di euro annui.       5. Il Fondo di cui al comma 4 è amministrato da una commissione nominata, entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico. Entro due mesi dalla sua istituzione, la commissione adotta il proprio regolamento di organizzazione interno e il regolamento contenente i criteri per l'attribuzione dei contributi previsti dalla presente legge. Art. 4. (Copertura finanziaria).       1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, valutato in 30 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2009-2011, nell'ambito del fondo speciale di parte corrente dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2009, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.       2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.     Pag. 9   Allegato A (Articolo 1, comma 4) La Via Francigena secondo il percorso dell'Arcivescovo Sigerico (990 dopo Cristo) e le varianti storiche che saranno censite e mappate nelle principali direttrici italiane, come ad esempio quella dal Monginevro a Vercelli e quella da Roma a Brindisi verso Gerusalemme. Canterbury, Dover, Strouanne (Wissant), Sombre, Guines, Bruay-la Thérouanne, Arras, Doingt, Sérancourt-le-G, Laon, Corbeny, Châlons-en-Champagne, Fontaine-sur-Coole, Donnemant, Brienne-le-Château Breone, Bar-sur-Aube, Blessonville, Humes-Jorquenay, Grenant Seveux, Cussey-sur-l'Oignon, Besançon, Nods, Pontarlier, Yverdon-les-Bains, Orbe, Lausanne, Vevey, Versvey-Aigle, St. Maurice, Orsières, Bourg St. Pierre, Saint Rhémy, Aosta, Pontey, Ivrea, Santhià, Vercelli, Tromello, Pavia, S. Cristina, Corte S. Andrea, Piacenza, Fiorenzuola, Fidenza (B.go D. Donnino), Costamezzana, Fornovo (o Felegara), Berceto Passo della Cisa, Montelungo, Pontremoli, Aulla, S. Stefano di Magra, Luni, Pieve di Camaiore, Lucca, Porcari, Ponte a Cappiano-t. Usciana Fucecchio - Fiume Arno, San Genesio - Oratorio, San Pietro a Coiano, Pieve a Chianti - S. Maria, San Giminiano, Molino d'Aiano S. Martino F., Gracciano d'Elsa, Abbadia a Isola - Borgo Nuovo, Siena, Ponte d'Arbia, Torrenieri, San Quirico d'Orcia, Le Briccole, Voltole (Abbadia S. Salvatore), Acquapendente, Bolsena - S. Cristina, Montefiascone - S. Flaviano, S. Valentino, S. Maria di Forcassi, Sutri, Bracciano, La Storta, Roma. La rotta dei Fenici. In Libano: Jbeil (Biblo), Beirut (Berito), Tiro, Sidone (Arado). In Siria: Latakia (Ugarit). A Cipro: Lefkosìa (Tamassos), Larnaka (Kition), Lemesos (Kurion, Amathus), Pafos (Palaepaphos). In Grecia: Rodi (Ialissos), Vài (Itanos), Kalamata (Koroni). In Libia: Sabratha, Homs (Leptis Magna), Tripoli (Oea). In Tunisia: El Alia (Acholla), Ras Dimasse (Thapsos), Mahdia, Lamta (Leptis Minor), Sousse (Hdrm), Qalibiya (Kelibia e Kerkouane), Tunisi (Cartagine e Utica), Binzart (Hippo Acra). A Malta: Città di Marsaxlo e Zejtun (Tas Silg), Rabat e Mdina (Melite), Birgu e Vittoriosa (Chersoneso), Rabat (Gozo). In Italia (Sicilia): Marsala (Motya e Lylibeo), Castelvetrano (Selinunte), Erice, Castellammare del Golfo, Santa Flavia (Solunto), Salemi (Alicia), Calatafimi (Segesta), Cefalù, Favignana-Isole Egadi, Mazara del Vallo, Palermo (Panormos), Pantelleria (Yrnm), Sciacca, Sambuca di Sicilia (Monte Adranone), Trapani; (Sardegna): Cabras (Tharros), Cagliari (Karalis), Domus de Maria (Bitya), Fluminimaggiore (Antas), Carbonia (Monte Sirai), Pula (Nora), Sant'Antioco (Sulcis), Olbia, Bosa, Carloforte (Iranim), Cuglieri (Corpus), Teulada, Villasimius (Capo Carbonara).   Pag. 10   In Francia: Marsiglia (Massalia), Aleria (Corse). In Algeria: Bona (Hippo Regius), Costantina (Cirta), Gigelli (Igilgili), Algeri (Icosium), Gunugu (Guraya), Les Andalouses, Rachgoun, Mersa Madakh. In Marocco: Tangeri, Larache (Lixus), Melilla (Rusaddir), Agadir (Mogador). In Spagna (Andalusia): Cadice (Gadir), Malaga (Malaka), Almuneçar (Toscanos, Sexi), Adra (Abdera); (Murcia): Cartagena; (Baleari): Ibiza (Ebusus). In Portogallo: Sines, Alcàcer do Sal, Madeira. In Gran Bretagna: Isole Scilly. La Via Carolingia. Comuni tedeschi: Aachen, Alf, Andernach, Bad Kreuznach, Bad Neuenahr-Ahrweiler, Baden-Baden, Bensheim, Bernkastel-Kues, Bingen am Bühl, Breisach, Rhein, Groß-Gerau, Düren, Eschweiler, Euskirchen, Freiburg im Breisgau, Cochem, Heidelberg, Hurth, Ingelheim am Rhein, Karlsruhe, Kehl, Koblenz, Köln, Mainz, Prüm, Neuwied, Offenburg, Oppenheim, Paderborn, Müllheim, Stolberg, Remagen, Roth bei Prüm, Russelsheim, Sankt, Goar, Speyer, Rastatt, Trier, Wiesbaden, Wittlich, Worms. Comuni francesi: Cernay, Bourgen Bresse, Besançon, Belfort, Bellegarde sur Valserine, Audincourt, Châlon sur Saône, Champagnole, Charmes, Èpinal, Erstein, Colmar, Dijon, Dole, Hagondange, Haguenau, Hayange, Le Thillot, Mâcon, Lons-le-Saunier, Metz, Montbeliard, Montigny-les Metz, Mulhouse, Nancy, Poligny, Pont le Vaux, Pont-à-Mousson, Strasbourg, Remiremont, Schiltigheim, Reims, Thionville, Thann, Thaon-les- Vosges, Tours in St. Denis. Comuni svizzeri: Brig, Biel, Bern, Andermatt, Bellinzona, Basël, La Chaux-de-Fonds, Fribourg, Genève, Delemont, Lausanne, Le Locle, Leuk, Locarno, Lugano, Luzern, Montreux, Néuchâtel, Murten, Sion, Thun, Todt, Zug, Sankt Gallen, Zürich. Comuni italiani: Ancona, Argenta, Asola, Assisi, Bellagio, Bellaria, Bergamo, Bondeno, Brescia, Campione d'Italia, Cantù, Carpi, Castelfidardo, Castelnuovo di Farfa, Castiglione delle Stiviere, Cattolica, Cento, Cernusco sul Naviglio, Cervia, Cesenatico, Chiari, Cinisello Balsamo, Città di Castello, Codigoro, Comacchio, Como, Erba, Fabriano, Falconara, Fano, Fara Sabina, Farfa, Ferrara, Fiorenzuola d'Arda, Fiume Nera, Foligno, Goito, Gualdo Tadino, Gubbio, Jesi, Lecco, Limbiate, Loreto, Mandello del Lario, Mantova, Marcaria, Menaggio, Mentana, Milano, Mirandola, Modena, Mompeo, Monastero di Alio, Monastero Di Cles, Monterotondo, Montichiari, Monopoli, Monza, Narni, Nocera Umbra, Nonantola, Norcia, Orvieto, Osimo, Ostiglia, Palazzolo sull'Oglio, Pavia, Perugia, Pesaro, Poggio Mirteto, Pomposa, Ponzano Romano, Portomaggiore, Ravenna, Reggio Emilia, Riccione, Rimini, Rocca Priora, Roma, Rubiera, S. Angelo Romano, San Benedetto Po, Sant'Oreste, Saronno, Senigallia, Seregno, Seriate, Sermide, Severo, Spoleto, Suzzara, Terni, Todi, Torgiano, Torri in Sabina, Tramezzo, Trento, Tuoro, Umbertide, Verona.                        

 

Documenti allegati