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C 4662 recante “Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 ”

Dott.ssa Maristella Giuliano - Comitato di Redazione ACI

 

Iter parlamentare

L’atto n. C 4662 recante “Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285” presentato alla Camera 30 settembre 2011 di iniziativa dell’On. Valducci, il 13 ottobre 2012 è stato assegnato per l’esame in sede referente alla IX Commissione permanente (Trasporti, poste e telecomunicazioni).
L’analisi in Commissione è iniziata il 19 ottobre 2011 e alla proposta di legge n. 4662 sono stati abbinati, per la discussione congiunta, altri 50 disegni di legge di analogo contenuto, presentati alla Camera.
Durante lo scorso mese di maggio, è stata conclusa l’indagine conoscitiva in materia di circolazione stradale voluta dalla Commissione per acquisire elementi di discussione in merito alle proposte di legge, ed è stato costituito un Comitato Ristretto con il compito di elaborare un testo unificato con le disposizioni più importanti contenute nei disegni abbinati, da adottare come testo base per la discussione. Il testo unificato è stato adottato nella seduta del 19 giugno, mentre il 25 giugno è scaduto il termine fissato per la presentazione degli emendamenti alla proposta di legge.
La Commissione Trasporti, nella seduta del 4 luglio, è stata impegnata nell’analisi dei 67 emendamenti presentati, di cui 4 a firma dell’On. Valducci, Presidente di Commissione e relatore. La Commissione ha approvato 20 emendamenti dei 67 presentati ed il testo unificato come risultante dalle proposte emendative approvate è stato inviato alle Commissioni competenti per il parere consultivo: 1ª (Aff. costit.), 2ª (Giustizia) , 5ª (Bilancio), 8ª (Ambiente), 12ª (Aff. sociali), 13ª (Agricoltura), 14ª (Pol. comun.).

Principali contenuti del T.U. relativo alla proposta di legge C 4662 ed atti abbinati

• L’atto prevede  la delega al Governo ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi recanti disposizioni per rivedere e riordinare la legislazione vigente concernente la disciplina della circolazione stradale di cui al Codice della Strada, secondo criteri di essenzialità, semplicità e chiarezza.
La legislazione in materia di circolazione stradale è stata caratterizzata dal ’92 fino ad oggi, da una eccessiva proliferazione  normativa attuata spesso con interventi di modifica parziali che ne hanno pregiudicato l'organicità, basti pensare ai circa 60 interventi legislativi attuati con  leggi finanziarie o con decreti-leggi o alle leggi c.d. “omnibus” emanate in circa venti anni di vita del Codice. Attualmente la normativa in materia di circolazione stradale risulta complessa, di difficile interpretazione ed applicazione, fruibile solo da pochi tecnici del settore.  Anche la recente riforma del 29 luglio 2010, n. 120 se pur fortemente innovativa in quanto ha modificato circa 80 articoli su 240, non ha affrontato il problema della razionalizzazione  e della semplificazione della materia della circolazione stradale, obiettivo perseguito anche da ACI  ed esplicitato nel Manifesto 2008, contenente le proposte e  gli ambiti di intervento già rivolti al precedente Governo.
In tal senso la presente proposta di legge, propone una delega di ampio respiro al Governo per una revisione generale del Codice della Strada, al fine di conseguire, attraverso un intervento di armonizzazione delle norme di comportamento e del sistema sanzionatorio, l'obiettivo della tutela della sicurezza stradale e dell'effettività degli istituti sanzionatori.
Il fine ultimo è quello di giungere alla formulazione di un nuovo impianto codicistico, più organico, semplice e chiaro nei contenuti, incentrato sui comportamenti corretti da adottare su strada. I decreti legislativi di attuazione, dovranno prevedere la regolamentazione dei princìpi di carattere generale, l’assetto delle competenze, mantenendone ferma l'attribuzione,  e le norme di comportamento con la semplificazione del conseguente sistema sanzionatorio. In particolare si prevede la graduazione delle sanzioni in funzione della gravità, della frequenza e dell'effettiva pericolosità del comportamento e l’inasprimento delle sanzione per comportamenti particolarmente pericolosi, quali il mancato rispetto delle regole di precedenza; l'omesso rispetto della distanza di sicurezza; l'eccesso di velocità.
Si prevede inoltre la qualificazione giuridica della decurtazione dei punti dalla patente di guida come sanzione amministrativa accessoria; la revisione del sistema dell'accertamento degli illeciti amministrativi, prevedendo l'introduzione di procedure per la notifica degli atti di accertamento mediante posta elettronica certificata, nonché di disposizioni volte a consentire il pagamento immediato della sanzione pecuniaria, all'atto stesso della contestazione della violazione, ovvero entro i cinque giorni successivi, con conseguente applicazione di una riduzione dell'ammontare della sanzione medesima; la semplificazione delle procedure previste per il ricorso al Prefetto; il riordino delle disposizioni riguardanti i compiti di Polizia Stradale; la disciplina generale delle modalità di sosta dei veicoli adibiti al servizio delle persone  invalide.


• La presente proposta di legge, inoltre, persegue anche un intento di delegificazione di tutte le disposizioni del Codice della Strada che, in quanto suscettibili di frequenti aggiornamenti per esigenze di adeguamento alle evoluzioni tecnologiche ovvero a disposizioni dell'Unione europea, richiedono uno strumento di produzione normativa che consenta tempi più rapidi e procedure più snelle rispetto a quelle proprie delle norme di rango primario. A tal fine si prevede l’autorizzazione al Governo all’emanazione di regolamenti volti a disciplinare la classificazione delle strade, le caratteristiche dei veicoli e  la segnaletica stradale.
 
• Si segnala l’eliminazione dal testo unificato della materia relativa al cosiddetto «omicidio stradale», che formerà oggetto di una successiva e prossima proposta di legge, a firma dell'On. Valducci.
Infatti nel testo contenuto nella proposta originaria dell’atto C 4662 era prevista anche l'introduzione di una nuova e autonoma fattispecie di reato, denominata «omicidio stradale», configurabile quando un conducente commette omicidio in condizioni di guida con tasso alcoolemico superiore a 1,5 grammi per litro, ovvero a seguito di guida sotto gli effetti dell'assunzione di sostanze psicotrope o stupefacenti. Tale figura di reato prevedeva la pena detentiva della reclusione non inferiore nel minimo a otto anni e nel massimo a diciotto anni, associata alla previsione dell'arresto in flagranza. L'omicidio stradale comprendeva altresì anche le condotte della violazione all'obbligo di fermarsi e di prestare soccorso alle persone ferite.