Il danno cagionato da fauna selvatica, costituente patrimonio indisponibile dello Stato, non rientra nella fattispecie di responsabilità da danno in custodia di cui all’art. 2052 c.c.
Lo stato di libertà della selvaggina è, infatti, incompatibile con qualsiasi obbligo di custodia, fondamento della presunzione di responsabilità di cui alla citata norma; e’, al contrario, riconducibile nell’ambito dei principi generali di cui all’art. 2043 c.c. (Nel caso di specie la Cassazione conferma la pronuncia del giudice di merito che aveva rigetto il ricorso di una automobilista incorsa in un sinistro stradale provocato dall’ingresso nell’abitacolo di un passero).