Accisa sulla vendita di veicoli usati immatricolati in uno Stato membro UE

L’accisa sulla vendita di auto usate immatricolate nel territorio di un altro Stato membro costituisce un ostacolo alla libera circolazione delle merci nell’ambito dell’UE, oltre a violare il dettato dell’art. 90, comma 1 del Trattato CE che vieta agli Stati membri di adottare misure fiscali interne discriminatorie rispetto ai prodotti importati da altri Stati dell’Unione. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia CE con sentenza 17 luglio 2008 nell’ambito del procedimento C 426/07 avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta da un giudice polacco, nell’ambito di un contenzioso interno in tema di tassazione di vetture usate, e concernente l’interpretazione delle disposizioni di cui all’art. 90, comma 1 CE. In particolare, la Corte ha precisato che la ratio delle disposizioni di cui all’art. 90 CE è di garantire l’assoluta neutralità dei tributi interni riguardo alla concorrenza fra prodotti già presenti sul mercato nazionale e prodotti dello stesso genere importati da uno Stato membro dell’UE. Conseguentemente, un sistema fiscale potrà essere considerato compatibile con l’art. 90 CE solo qualora sia congegnato in modo tale da escludere che i prodotti importati vengano assoggettati ad un onere più gravoso rispetto ai prodotti nazionali dello stesso genere. Il testo della sentenza e la relativa massima possono essere consultati dagli abbonati sul corrente fascicolo della Rivista.