Aria pulita e meno traffico in città con la "congestion charge"

Il Parlamento UE ha proposto, al fine di rendere il trasporto urbano sostenibile, nuove tecnologie, esenzioni fiscali, tassazione in funzione delle emissioni o dei consumi, incentivi alla rottamazione e pedaggi per ridurre la congestione urbana e incentivare mezzi alternativi. Il problema dell’inquinamento cagionato dai trasporti va anche affrontato con maggiori investimenti nelle infrastrutture e nella R&S, la revisione dell'Eurobollo, la promozione delle ferrovie e quote di emissione per gli aerei e per le navi.
Circa 1/3 del consumo totale di energia nella UE-25 è legato al settore dei trasporti (escluso quello marittimo e le pipelines), mentre il trasporto su strada, con l'83%, assorbe la maggior quota di energia. Il settore, inoltre, è responsabile per il 70% della domanda di petrolio nella UE-25 e dipende per il 97% da combustibili fossili, mentre solo il restante 2% proviene da energia elettrica e l'1% da biocombustibili.
La “policy mix” proposta, dovrebbe contemplare gli sviluppi tecnologici (misure per l'efficienza energetica, nuovi standard per motori e combustibili, nuove tecnologie e combustibili alternativi), strumenti di mercato (tasse/tariffazione basate sull'impatto ambientale o sulla congestione, incentivi fiscali, sistema di scambio di emissioni calibrati sui diversi modi di trasporto), misure di accompagnamento per ottimizzare l'utilizzo dei mezzi di trasporto e delle infrastrutture e per promuovere un cambiamento nelle abitudini dei cittadini. I settori sui quali concentrare le azioni sono: le aree metropolitane e urbane congestionate, i principali corridoi commerciali interurbani europei e le zone sensibili dal punto di vista ambientale. Inoltre, il Parlamento UE ritiene che sia necessario utilizzare gli strumenti di mercato per promuovere veicoli con bassi livelli di consumi e emissioni, quali: esenzioni fiscali, riforma delle tasse automobilistiche in base alle emissioni inquinanti e all’efficienza dal punto di vista del consumo di carburante, incentivi per la rottamazione dei veicoli più inquinanti e per l’acquisto di nuove auto a basse emissioni.
Il Parlamento europeo sottolinea che il traffico urbano cagiona il 40% delle emissioni di CO2 e il 70% delle altre emissioni inquinanti prodotte dagli autoveicoli, mentre la congestione stradale, soprattutto nelle aree metropolitane, ha un costo di circa l’1% del PIL. Il problema della congestione urbana deve quindi essere affrontato, sulla base del principio di sussidiarietà, attraverso una strategia di coordinamento a livello europeo. Peraltro, è necessario migliorare l’informazione dei consumatori, le campagne di educazione e di promozione di nuovi comportamenti in favore dei mezzi di trasporto sostenibili. Inoltre, è fondamentale investire sull’innovazione tecnologica (sistemi di trasporto intelligenti) e su un migliore sfruttamento delle infrastrutture esistenti con misure di gestione della domanda quali la tariffazione - congestion charge (tassa per l'ingombro della strada,) e road pricing (pedaggi per l'ingresso nei centri urbani,); vanno poi promosse soluzioni come il car sharing (condivisione dell'auto) o il car pooling (uso comune).