Autovelox

L’accertamento dell’infrazione di cui all’art. 142 c.s. (eccesso di velocità), effettuato a mezzo autovelox, è illegittimo se l’apparecchiatura elettronica utilizzata per la rilevazione della velocità dei veicoli è direttamente gestita da un operatore privato senza la supervisione di un agente di polizia stradale.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, II sezione civile, con la sentenza n. 7785/2011 sottolineando la necessaria presenza di un agente preposto al servizio di polizia stradale quale unico soggetto abilitato ad attribuire fede privilegiata all’accertamento.
Il testo della sentenza e la relativa massima sono a disposizione degli utenti sul fascicolo n. 3 della Rivista