"Climate action" il nuovo pacchetto della UE in favore del clima

La Commissione Ue ha adottato il piano per combattere il cambiamento climatico. Il pacchetto - diviso in cinque progetti di legge ed un documento sugli aiuti di Stato - contiene le azioni necessarie per ridurre del 20% le emissioni di gas ad effetto serra entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990 ed aumentare del 20% il consumo energetico da fonti rinnovabili, includendo una quota del 10% di biocarburanti per il settore dei trasporti. Il documento dovrà passare, oltre che al vaglio del Parlamento europeo, all’esame degli Stati membri.
Il pacchetto di misure intende offrire nuove opportunità commerciali alle imprese europee e migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico aumentando il ricorso alle energie rinnovabili.
Tra gli elementi principali del nuovo pacchetto figurano: l’estensione dell’attuale sistema di scambio delle quote di emissioni (ETS) − che risale al 2005 − a tutti i principali inquinatori industriali, come le centrali elettriche, e ad altri gas a effetto serra, come il protossido di azoto (fertilizzanti) e i perfluorocarburi (alluminio); obiettivi di riduzione delle emissioni per i settori che non rientrano nel sistema ETS (ad esempio, trasporti, edilizia, agricoltura); ad ogni paese è stato assegnato un obiettivo nazionale nel quadro di una ripartizione equa; un obiettivo giuridicamente vincolante per ciascun paese  per quanto riguarda l’aumento delle energie rinnovabili; un nuovo quadro giuridico per la cattura e lo stoccaggio sotterraneo di CO2, al fine di incoraggiare gli investimenti in questo processo costoso.
La Commissione stima che, qualora si decidesse di intervenire nell’immediato, sarà possibile limitare il costo  ad un cifra inferiore all’1% del PIL, rispetto al 5-20% qualora non si intervenisse (c.d. rapporto Stern sui cambiamenti climatici). Si tratterebbe di circa 150 euro all’anno a testa fino al 2020, senza considerare la riduzione delle importazioni di petrolio e di gas – grazie al rafforzamento della sicurezza energetica dell’UE – che presumibilmente ammonterebbe a 50 miliardi di euro l’anno. Un aspetto importante del pacchetto è il “burden sharing”, la condivisione dei costi fra i paesi membri a seconda della loro ricchezza.
Altro obiettivo è quello dell’uso dei biocarburanti, che  dovrà raggiungere almeno il 10% nei trasporti in tutta l’Ue entro il 2020.