Commissione UE - semplificazione delle procedure doganali per le navi che viaggiano da un porto dell'UE all'altro: verso uno spazio marittimo senza barriere

La Commissione UE ha presentato un piano per semplificare le procedure doganali, introducendo sia misure legislative volte a ridurre le formalità sia raccomandazioni per ridurre gli oneri amministrativi. Da diversi anni, mentre i TIR e i treni merci viaggiano nell’UE senza controlli doganali alle frontiere, i carichi delle navi, anche di quelle che navigano direttamente da un paese dell'UE ad un altro, sono invece soggetti alle formalità doganali, con i conseguenti costi e ritardi.
Il piano renderà più competitivi i trasporti marittimi, recando benefici all'insieme dell'economia. Le navi, importante fonte di occupazione e di reddito per i Paesi della UE, trasportano circa il 40% delle merci scambiate all'interno dell'UE e la quasi totalità di quelle destinate al commercio estero. Ogni anno passano per i porti europei oltre 400 milioni di passeggeri e vengono caricate e scaricate circa 3,5 miliardi di tonnellate di merci.
Le compagnie di navigazione sono soggette a molteplici controlli per verificare il rispetto delle norme in materia di fiscalità, salute, sicurezza.
Il piano, dunque, invita i governi nazionali a semplificare questi controlli, in particolare le procedure doganali e le formalità per le merci che sostano in Paesi extra UE nel tragitto da un porto europeo ad un altro.
Le compagnie europee, inoltre, devono affrontare numerosi problemi, tra cui la pesante concorrenza di compagnie che applicano standard di sicurezza ed ambientali meno rigorosi. Diversamente da quanto accade per il trasporto su strada e su rotaia, quello per nave da un Paese UE ad un altro è considerato un trasporto internazionale in quanto le acque territoriali giungono solo fino a 22 km dalla costa e, se va oltre questa distanza, la nave passa per acque internazionali.

Per maggiori informazioni