Disposizioni in materia di sicurezza stradale

La IX Commissione Trasporti alla Camera, nella seduta di ieri 21 luglio, ha approvato, in sede legislativa, il testo unificato delle proposte di legge recanti Disposizioni in materia di sicurezza stradale (C44, C649 e seg). Passa ora al Senato il seguito dell’analisi dell’atto.
 La commissione ha anche approvato vari ordini del giorno, sempre in tema di circolazione e sicurezza stradale, con i quali si invita il Gorverno a predisporre tutte le misure opporture per giungere in tempi brevi, ad una riforma complessiva del codice della strada.  Si riporta di seguito il testo del primo ordine del giorno approvato. 
ORDINE DEL GIORNO
La IX Commissione, premesso che: il provvedimento in esame rappresenta un intervento assai articolato e di ampia portata su numerosi aspetti del codice della strada che attengono prevalentemente al tema della sicurezza stradale; anche a seguito di tale intervento, risulta rafforzata l'esigenza di una revisione complessiva del codice, che, dalla sua adozione, nel 1992, è stato modificato un gran numero di volte; la revisione del codice dovrebbe essere ispirata a finalità di semplificazione, sia per quanto concerne la struttura del codice medesimo, sia per quanto riguarda le disposizioni in esso contenute,
impegna il Governo
1) ad adottare tutte le opportune iniziative per pervenire tempestivamente ad una revisione del codice della strada che: a) sotto il profilo della struttura del codice, distingua, anche in atti separati, la disciplina della rete stradale, quella dei veicoli e quella delle norme di comportamento; b) sotto il profilo dei contenuti, preveda un'armonizzazione della disciplina, per superare i problemi di coordinamento derivanti dai frequenti e spesso frammentari interventi di modifica, e un'ampia delegificazione delle materie che hanno carattere tecnico e sono suscettibili di frequenti aggiornamenti in corrispondenza con l'evoluzione tecnologica;
2) per quanto attiene ad aspetti specifici: a) preveda un aggiornamento e una completa ridefinizione della normativa in materia di mobilità ciclistica, anche al fine di favorire tutte le forme di mobilità sostenibile; b) preveda, in coerenza con la normativa comunitaria, l'equipaggiamento degli autoveicoli con dispositivi idonei a potenziare la sicurezza.