La FIA sostiene la protezione dei dati degli automobilisti nei casi di piattaforme telematiche applicate ai veicoli

Il 6 dicembre 2013, l'Assemblea Generale Annuale della Fédération Internationale de l'Automobile (FIA) ha approvato una risoluzione relativa all’accesso dei dati raccolti e alle piattaforme telematiche installate sul veicolo. Vengono delineati gli sviluppi che stanno emergendo nel settore della telematica applicata alle auto e sottolinea che la tutela dei consumatori è stata in gran parte assente fino ad ora. 

 

La risoluzione pone i consumatori in primo piano, dando agli automobilisti:

  • il diritto di possedere e controllare i dati generati dal loro veicolo e di trasferirli a un fornitore di servizi di fiducia;
  • il diritto di conoscere la natura di tutti i dati generati dal proprio veicolo;
  • il diritto di scegliere le applicazioni, i fornitori e le funzioni previste dai servizi  telematici

Thierry Willemarck, Presidente della FIA Regione I, ha sottolineato che il monitoraggio e la trasmissione dei dati può essere usata per aiutare il conducente ma è molto importante proteggere il consumatore fin dall'inizio, garantendo la proprietà dei dati e la comprensione di ciò che viene condiviso, con chi e per quale scopo. I consumatori devono anche avere una scelta di applicazioni e di fornitori di servizi. Tutto ciò può però essere realizzato solo attraverso un quadro politico corretto e un pubblico ben informato attraverso campagne di sensibilizzazione. 

  

Con tale risoluzione la FIA e i suoi membri hanno preso una posizione decisa circa la necessità di assicurare tali diritti dei consumatori a livello locale, nazionale, internazionale.

Il Direttore Generale della FIA Regione I, Jacob Bangsgaard ha evidenziato che la corsa per accedere ai dati raccolti attraverso i sistemi telematici delle auto e i conseguenti servizi è già iniziata ed è proprio per questo che si deve fare in modo che il consumatore rimanga figura principale e siano salvaguardati i diritti dei consumatori. Tutti gli automobilisti meritano infatti di possedere i propri dati, capire quali dati vengono condivisi e avere una scelta di applicazioni da parte di fornitori di servizi che siano affidabili.