La patente di tipo A inserita nel bando per vigili non è discriminatoria

Con ordinanza n. 945/2009 la Quinta Sezione del Consiglio di Stato ha ribaltato il giudizio del Tar Sardegna, sentenza n. 2025/2008, che affermava che la clausola di un bando pubblico per vigili urbani contenente, come requisito di ammissione al concorso, la specifica previsione del possesso della patente “A”, doveva ritenersi in contrasto con le norme di legge volte a impedire discriminazioni fondate sul sesso nell'accesso al lavoro”. Il Consiglio di Stato, pronunciando in Camera di Consiglio, il 17 febbraio 2009, ha ritenuto, invece che la previsione censurata non assuma carattere discriminatorio, in quanto  rientra tra i poteri dell’Amministrazione, il potere di selezionare, sin dal momento dell’ammissione alla procedura selettiva, i soggetti in possesso dei requisiti essenziali per l’espletamento di tutte le funzioni proprie del posto messo a concorso.