La norma di cui all’art. 56 cod. strada che vieta il traino di rimorchi ai ciclomotori, motocicli e quadricicli (con l’unica eccezione dei mototrattori) costituisce un ostacolo alla libera circolazione delle merci perché misura di effetto equivalente ad una restrizione quantitativa, come tale vietata dall’art. 28 CE. E’ quanto affermato dall’Avvocatura Generale alla Corte di Giustizia Europea nella causa C-110/05 promossa dalla Commissione Europea contro la Repubblica Italiana. In particolare, l’addebito mosso al nostro Stato è quello di essere venuto meno agli obblighi che ad esso incombono in forza dell’art. 28 CE in quanto, vietando ai motoveicoli immatricolati in Italia l’uso dei rimorchi, priva questi ultimi di ogni utilità e, quindi, di fatto impedisce l’ingresso nel mercato italiano ai produttori e ai distributori di rimorchi stabiliti negli altri Stati membri.