La pendenza del ricorso avverso il verbale di accertamento di una infrazione al Codice della Strada, per la quale è prevista la decurtazione dei punti dalla patente di guida, non sospende il decorso del termine entro il quale il proprietario del veicolo è tenuto a fornire all’organo di polizia che procede i dati del soggetto che era alla guida al momento della commessa violazione.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione,II sezione civile, con la sentenza 10 novembre 2010, n. 22881, sottolineando, altresì, come l’accoglimento del ricorso non escluda l’irrogazione della sanzione di cui all’art. 180 c.s., comma 8, nei confronti del proprietario che, senza giustificato e documentato motivo, abbia omesso di fornire all’autorità competente i dati richiesti, avendo egli violato uno specifico obbligo di collaborazione nell’accertamento degli illeciti stradali.
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