Il Parlamento UE è chiamato a adottare una Direttiva che istituisce un quadro di norme comuni che disciplini gli aspetti fondamentali dei diritti aeroportuali e le modalità della loro fissazione, applicabili ai 69 aeroporti dell'UE - di cui 8 italiani- con un traffico superiore a 5 milioni di passeggeri. Le tasse aeroportuali non dovranno discriminare gli utenti, i quali avranno il diritto di essere informati e consultati sulle modalità di fissazione e sugli importi delle tariffe. I diritti aeroportuali sono prelievi riscossi a favore del gestore aeroportuale e pagati dagli utenti dell’aeroporto per l’utilizzo delle infrastrutture e dei servizi che sono forniti esclusivamente dal gestore aeroportuale (atterraggio, partenza, illuminazione, parcheggio degli aeromobili e operazioni relative ai passeggeri e alle merci ).
Attualmente le tariffe per l’uso delle infrastrutture aeroportuali sono fissate a livello nazionale. La direttiva si applicherà a tutti gli aeroporti UE il cui volume di traffico annuale superi la soglia di 5 milioni di movimenti passeggeri (rispetto a 1 milione della proposta della Commissione) e all’aeroporto con il maggior traffico passeggeri di ciascuno Stato membro. Tra gli aeroporti che rientrano nel campo d'applicazione della direttiva, 69 aeroporti europei tra i quali figurano i seguenti scali italiani: Roma-Fiumicino (circa 33 milioni di passeggeri, 8° aeroporto europeo), Milano-Malpensa (circa 24 milioni, 11a posizione), Milano-Linate (poco meno di 10 milioni di passeggeri, 33a posizione), Venezia (7 milioni di passeggeri), Catania (poco più di 6 milioni), Napoli (5,8 milioni), Bergamo (5,7 milioni) e Roma-Ciampino (5,3 milioni).
Gli Stati membri potranno autorizzare il gestore di una rete aeroportuale a introdurre un sistema di tariffazione comune e trasparente da applicare all’intera rete. La direttiva chiede, inoltre, agli Stati membri di provvedere affinché i diritti aeroportuali non creino discriminazioni tra gli utenti degli aeroporti e tengano conto di motivi ambientali. La direttiva chiede agli Stati membri di provvedere affinché i gestori aeroportuali forniscano agli utenti degli aeroporti le necessarie informazioni su taluni elementi minimi di base per la determinazione dell’ammontare di tutti i diritti riscossi dall’aeroporto, quali: un elenco dei vari servizi forniti, la struttura globale dei costi delle infrastrutture e dei servizi, gli introiti dei vari diritti e il costo totale dei servizi forniti in cambio, le previsioni sulla situazione dell’aeroporto in merito ai diritti, all’evoluzione del traffico e agli investimenti previsti, nonché l’utilizzazione effettiva delle infrastrutture aeroportuali.
Rif. Doc.
Relazione relativa alla posizione comune del Consiglio in vista dell'adozione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente i diritti aeroportuali (A6-0375/2008).
Procedura: Codecisione, seconda lettura
Dibattito: 21.10.2008