La Commissione europea ha presentato una strategia comunitaria per garantire che le navi in disuso vengano demolite in modo più sicuro, sia per i lavoratori sia per l’ambiente.
Ogni anno nel mondo vengono demolite tra le 200 e le 600 navi mercantili di grossa portata per recuperarne i rottami. L’ assenza di tutela nei confronti dell’ambiente e di misure di sicurezza si traducono in un’elevata frequenza di infortuni, in rischi per la salute e nell’inquinamento di ampi tratti di costa.
La strategia proposta dall’UE comprende iniziative per contribuire a mettere in atto gli elementi principali di una convenzione internazionale sul riciclaggio sicuro delle navi. L’Organizzazione marittima internazionale (IMO), infatti, sta predisponendo una convenzione internazionale sul riciclaggio sicuro delle navi, contenente norme vincolanti a livello internazionale. La convenzione intende istituire a livello mondiale un sistema di controllo, basato principalmente sulla certificazione delle navi e sulle autorizzazioni per gli impianti di riciclaggio. I negoziati finali dovrebbero concludersi nel maggio 2009.
La strategia dell’UE, in particolare, prevede alcune misure:
• definire, subito dopo l’adozione della strategia, gli interventi sugli aspetti principali della convenzione, come i controlli, la certificazione e l’inventario dei materiali pericolosi presenti a bordo;
• incentivare l’azione volontaria da parte dell’industria con iniziative varie, quali riconoscimenti per le attività esemplari di riciclaggio ecologico o pubblicazione di linee guida (ad esempio, un elenco di impianti "ecologici" per la demolizione delle navi);
• assistere i Paesi in via di sviluppo nel campo della formazione in materia di sicurezza;
• migliorare il controllo dell’applicazione della normativa vigente sulle spedizioni di rifiuti, in particolare maggiori controlli nei porti europei, cooperazione e scambio di informazioni tra le autorità dell'UE e creazione di un elenco delle navi destinate alla demolizione.