UE tutela penale dell’ambiente

La Commissione europea ha proposto una direttiva che impone agli Stati membri di considerare reato i comportamenti gravi contro l’ambiente e, soprattutto, di garantirne l’efficace sanzionamento in tutta l’Unione europea. In particolare, l’iniziativa prevede che una serie di attività quali, il trasporto illegale di rifiuti e il commercio illecito di sostanze che riducono lo strato di ozono, peraltro già vietate nella UE, siano considerate reato qualora poste in essere intenzionalmente o per grave negligenza. Per di più, nei casi particolarmente gravi che possono avere un effetto devastante sulla salute umana e sull’ambiente, quali, quelli che hanno provocato il decesso o lesioni alle persone o danni alla qualità dell’aria, del suolo e delle acque, alla fauna o alla flora o che siano stati commessi da un’organizzazione criminale, gli Stati membri dovranno applicare sanzioni penali come la reclusione che avrà un effetto dissuasivo maggiore rispetto alle sanzioni amministrative. Sono, inoltre, previste sanzioni aggiuntive o alternative, come l’obbligo di pulire l’ambiente o riparare i danni causati o impedire alle imprese di operare. La proposta di direttiva è finalizzata a far sì che i criminali non approfittino delle differenze che esistono tra le legislazioni penali nazionali a pregiudizio dell’ambiente europeo, abolendo le c.d. “zone franche” della criminalità ambientale.