La Commissione UE ha presentato in data 23 maggio 2007 la “Relazione al Parlamento europeo e al Consiglio sull’applicazione da parte degli stati membri della direttiva 2000/30/CE del parlamento europeo e del consiglio, del 6 giugno 2000, relativa ai controlli tecnici su strada dei veicoli commerciali circolanti nella comunità” (COM(2007) 270)
La normativa europea prevede una serie di misure volte ad assicurare il buono stato dei veicoli commerciali circolanti in Europa al fine di garantire la sicurezza stradale, la tutela dell’ambiente e il rispetto di condizioni di concorrenza eque. In particolare, riguardano:
· le norme di accesso alla professione, che richiedono ai trasportatori una capacità finanziaria sufficiente per effettuare la corretta manutenzione dei veicoli (direttiva 96/26/CE);
· i controlli tecnici periodici dei veicoli, a scadenze fisse, in base a una frequenza minima stabilita a livello europeo, per i veicoli immatricolati nel loro territorio (direttiva 96/96/CE);
· i controlli tecnici su strada, oggetto della relazione, che assicurano che i veicoli commerciali possano essere utilizzati soltanto se sono sottoposti a manutenzione in modo da garantire un livello elevato di conformità alla regolamentazione tecnica (direttiva 2000/30/CE).
La direttiva 2000/30/CE definisce determinate condizioni per la realizzazione dei controlli tecnici su strada sui veicoli commerciali in circolazione sul territorio della Comunità.
Per “controllo tecnico su strada” si intende un controllo di natura tecnica non annunciato dalle autorità e quindi imprevisto, di un veicolo commerciale, effettuato sulla strada pubblica dalle autorità o sotto la sorveglianza di queste ultime.
I controlli tecnici su strada devono essere effettuati senza differenze fondate sulla nazionalità del conducente o sullo Stato in cui il veicolo commerciale è immatricolato o messo in circolazione e tenendo conto della necessità di ridurre al minimo i costi e i ritardi causati ai conducenti e alle imprese.
La direttiva definisce il modello di relazione di controllo tecnico su strada, anche se l’esperienza dimostra che detto modello, nella sua forma attuale, non consente un’agevole trasmissione informatizzata dei dati statistici alla Commissione. La direttiva non specifica il formato di trasmissione da utilizzare per i dati statistici, per cui gli Stati membri trasmettono le informazioni nei formati più diversi, complicando così il consolidamento dei risultati.
La Commissione UE ritiene che sia necessario definire un formato informatico per trasmettere i dati.